Aldo Moro

Aldo Moro

Aldo Moro

Nato a Maglie (Lecce) il 23 settembre 1916, Aldo Moro cominciò a frequentare il circolo fucino di Bari a metà anni Trenta. Nel 1939 divenne Presidente nazionale della FUCI, incarico che tenne per circa un biennio [R. Moro]. Successivamente, avrebbe anche assunto il ruolo di “segretario centrale – equivalente sostanzialmente alla presidenza – del Movimento laureati” di Azione cattolica [Formigoni, p. 60] e diretto la rivista “Studium” [Acanfora]. Nel frattempo, dopo aver conseguito la laurea, si avviò verso una brillante carriera universitaria in materie giuridiche.

Al termine di un “complesso e non facile itinerario”, Moro giunse a metà anni Quaranta all’impegno politico con la Democrazia cristiana [R. Moro, p. 36]. Iniziò così una straordinaria parabola politica più che trentennale. Eletto all’Assemblea Costituente nel 1946 (entrando a far parte anche della Commissione dei 75), sarebbe stato deputato tra le file della DC dal 1948 fino alla sua scomparsa. Svolse funzioni di assoluto rilievo all’interno del partito, di cui giunse a essere Segretario nel 1959, rimanendo in carica per circa quattro anni. Allo stesso tempo, ricoprì ruoli di governo altrettanto di primissimo piano: fu presidente del Consiglio per cinque volte (1963-68 e 1974-76), ministro di Grazia e giustizia (1955-57), ministro della Pubblica Istruzione (1957-58), ministro degli Affari Esteri (1969-72 e 1973-74) [Formigoni; Craveri].

In ragione anche della sua peculiare formazione, fondata certo su radici cattoliche ma anche su pilastri laici, la cultura politica e l’azione politica di Moro si sono sempre contraddistinte per la loro complessità: a una chiara ispirazione cristiana si sono costantemente accompagnati una convinta laicità e un profondo realismo; la ferma fedeltà ai principi non si è mai disgiunta da un’attenzione continua all’evoluzione della realtà e ai “tempi nuovi”, così come da una inequivocabile riaffermazione dell’importanza della flessibilità; il chiaro e attivo impegno per la pace è stato sempre legato alla convinzione che essa dovesse realizzarsi nella sicurezza; l’ascolto continuo e sincero della società si è sempre congiunto a una fede nel primato della politica (pur nella certezza che la politica fosse comunque incapace di esaurire la ricchezza della società stessa) e in particolare nel primato del partito (o meglio: dei partiti); la convinzione della centralità della persona non hai mai sminuito la rilevanza essenziale del valore e del ruolo dello Stato; la persuasione della necessità di ampliare le basi democratiche dello Stato (e quindi la necessità del confronto con tutte le altre forze politiche, incluso il Partito comunista) [Ceci] si è sempre coniugata con una spiccatissima consapevolezza realistica dei limiti e dei margini possibili d’azione.

In questo senso, la parabola di Moro è stata la parabola della democrazia rappresentativa del secondo dopoguerra [Mosse]. Una parabola, quella di Moro, conclusasi drammaticamente il 9 maggio 1978, quando venne ucciso dalle Brigate rosse al termine di un sequestro durato cinquantacinque giorni [Gentiloni Silveri; Giovagnoli].

Un dramma umano, privato, familiare. Ma anche un dramma per la “difficile democrazia italiana”, come la ebbe a definire lo stesso Moro. Un dramma senza catarsi, che ha in modo determinante influenzato la vicenda politica nazionale, sancendo di fatto la fine della prima fase della storia repubblicana.

                                                                                     Giovanni Mario Ceci

Bibliografia:
Acanfora, Paolo. Un nuovo umanesimo cristiano. Aldo Moro e “Studium” (1945-1948), Roma, Edizioni Studium, 2011.
Ceci, Giovanni Mario. Moro e il PCI. La strategia dell’attenzione e il dibattito politico italiano (1967-1969), Roma, Carocci, 2013.
Craveri, Piero. Moro, Aldo, voce in Dizionario Biografico degli Italiani – Volume 77 (2012).
Formigoni, Guido. Aldo Moro. Lo statista e il suo dramma, Bologna, Il Mulino, 2016.
Gentiloni Silveri, Umberto. Il giorno più lungo della Repubblica: un paese ferito nelle lettere a casa Moro durante il sequestro, Milano, Mondadori, 2016.
Giovagnoli, Agostino. Il caso Moro. Una tragedia repubblicana, Bologna, Il Mulino, 2005.
Moro, Renato. Aldo Moro negli anni della FUCI, Roma, Edizioni Studium, 2008.
Mosse, George L., Intervista su Aldo Moro, a cura di Alfonso Alfonsi, Soveria Mannelli, Rubbettino, 2015.