Archivio storico
FONDAZIONE FUCI
Il Fondo don Costa
Conservato presso l’ISACEM (Istituto per la storia dell’Azione cattolica e del movimento cattolico in Italia Paolo VI), l’archivio personale di don Franco Costa (1904-1977) è stato oggetto di un’iniziativa di valorizzazione e tutela che ne renderà possibile la consultazione, anche on-line.
Don Mario Montedonico, che assistette Franco Costa negli ultimi anni a Genova, nei primi mesi successivi alla sua morte si dedicò con meticolosità alla raccolta e organizzazione delle sue carte che, racchiuse in 30 faldoni e 8 cassette di legno strabuzzanti nel senso proprio del termine, occupavano 5 piani di scaffali presso l’archivio ospitante, per un’estensione di circa 7,5 metri lineari; l’attuale campagna di valorizzazione, che prosegue su quella traccia, vede il materiale articolato al momento in circa 80 faldoni e 10 metri lineari.
La consultazione di questo corpus archivistico aprirà senz’altro utili e importanti prospettive di studio della storia del secolo XX, inteso con riferimento a un ventaglio di ambiti che, senza timore di esagerazione, può dirsi spaziare dal culturale in senso lato allo spirituale e all’educativo, ma anche al politico ed etico.
Il motivo di tale rilievo risiede nella varietà, estensione e profondità dei rapporti che legarono don Costa al mondo che lo circondava e in cui egli si formò ed operò; attraversando un cinquantennio e oltre (dagli anni ’20 agli anni ’70) in cui l’Italia e il mondo furono scossi e trasformati dagli eventi più e più volte, nel bene e nel male.
Tutto ciò trova un riflesso diretto nella tessitura delle carte Costa, di cui colpisce il significativo carteggio con centinaia di interlocutori, dal papa a prelati, politici e imprenditori, a uomini di cultura e a svariatissime figure legate all’uomo, al sacerdote, al giurista, a una delle figure chiave della FUCI, dell’Azione Cattolica e delle varie realtà associative in cui queste si sono espresse. Di non minore interesse gli abbondanti scritti, dagli appunti, alle pubblicazioni, alle lezioni accademiche, di oggetto spirituale, sociologico, politico nonché filosofico. E numerosi naturalmente sono gli atti e i documenti relativi alle funzioni che don Costa ha rivestito, nel Movimento Laureati, nell’ICAS, nella Commissione episcopale per il Laicato, nella Commissione Justitia et Pax, in qualità di vescovo e anche quale figura di riferimento per la missione in Polonia negli anni pieni della guerra fredda.
Dell’archivio fanno parte anche una galleria fotografica, la sua personale, corposa, selezione di giornali e inoltre la documentazione postuma, preparatoria delle iniziative ad memoriam ripetute nel tempo e concretizzatesi in eventi e pubblicazioni.