Angela Gotelli
Nicola Carozza, Angela Gotelli. Democristiana, costituente, antesignana delle politiche di welfare, Rubbettino, Soveria Mannelli 2023.
La storiografia che si è occupata dell’Italia repubblicana ha iniziato, negli ultimi anni, a mettere in luce il ruolo svolto dalle donne nella vita politica del paese. La loro partecipazione attiva alla vita istituzionale, che diviene compiuta con il 1946 e l’esercizio del diritto di voto, è infatti una tappa di un processo ben più articolato, nel quale il ruolo di questa metà del paese si gioca su ambiti diversi: dalle relazioni sociali ed economiche alla piena assunzione di responsabilità e ruoli nelle istituzioni pubbliche e politiche. A prendere forma non è tanto una storia alternativa del nostro paese ma una storia maggiormente compiuta, che oltre al piano strettamente politico e istituzionale include anche quello religioso e del cattolicesimo in particolare. Perché è anche sul terreno della vita della Chiesa italiana che le donne, a partire dagli anni tragici della Seconda Guerra Mondiale, iniziano ad acquistare un ruolo via via cruciale anche nel dispiegarsi della esistenza di comunità, parrocchie e associazioni che fanno la trama del cattolicesimo italiano.
Di questa storia è testimone di rilievo Angela Gotelli, nella cui biografia si intrecciano piani diversi, da quello culturale a quello professionale, da quello politico a quello religioso, tutti però distesi lungo una parabola cronologica che attraversa i decenni di un’Italia che, dalla dittatura fascista e dalla Guerra arriva poi alla fondazione della Repubblica e alla faticosa costruzione della sua vita democratica. Il volume di Carozza restituisce uno spaccato di questa storia che, attraverso le tappe dell’esistenza di Gotelli, inanella le diverse stazioni dell’itinerario che il paese e i cattolici italiani affrontano lungo il “secolo breve”. E tutta la ricchezza e complessità di questo tempo è come rispecchiata nell’esistenza di una donna che vive la sua maturazione culturale e spirituale a La Spezia, in un legame di amicizia intima e profonda con una persona dello spessore di Itala Mela, a cui resterà vicina per tutta la vita. Studentessa di lettere all’Università di Genova, dove entra nei circoli intellettuali cattolici, Gotelli aderisce alla FUCI e più ancora alla proposta cristiana di Montini. Si tratta di un impegno di cui si fa carico in prima persona, diventando la Presidente femminile della FUCI che affianca Igino Righetti e ad essere fra gli animatori della costituzione del Movimento dei Laureati Cattolici e dei Convegni di Camaldoli. Quella di Gotelli è però ben più di una scelta: si tratta di una completa adesione ad un modo di essere cristiani che sceglie la dimensione pubblica e politica come imprescindibile e ineludibile. Da qui la sua partecipazione alla stesura del Codice di Camaldoli, la sua scelta di essere crocerossina negli anni della Guerra e di spendersi per proteggere come possibile i deboli dalle violenze del conflitto.
Una attitudine di umanità profonda, che cerca di vivere ogni dimensione nella luce del Vangelo e che arriva alla scelta di un impegno politico diretto nella Democrazia Cristiana che fa di Gotelli una delle 21 “madri costituenti”. Significativo il suo impegno su punti specifici del lavoro di scrittura della Costituzione repubblicana, che attengono alla condizione delle donne e alla cura della famiglia e il suo entrare a far parte di quei cenacoli in cui la cultura politica si faceva idee e concetti da utilizzare come “mattoni” della Repubblica che veniva prendendo forma. È il caso del suo essere parte della “Comunità del Porcellino”, assieme a figure come Dossetti, La Pira, Lazzati, Fanfani.
Quello di Gotelli si rivela però come un impegno cristiano, per così dire, integrale. Vi è certamente la dimensione pienamente politica di parlamentare, organizzatrice del movimento femminile della D.C., di sottosegretario dei governi Fanfani e Tambroni, nei quali si occupa di questioni sociali e di lavoro. E tuttavia resta sempre presente la dimensione spirituale e religiosa, il collegamento con l’Azione Cattolica, la cura per la formazione intellettuale delle donne cristiane, con cui rinsaldare e affinare la sensibilità intellettuale. In un certo senso l’esistenza di Angela Gotelli che riemerge dalle pagine del volume di Carozza è quella di una cristiana che non si è sottratta alle tante stagioni storiche che ha attraversato e in esse ha cercato di incarnare una fedeltà al Vangelo e all’uomo che si è tradotta nell’impegno perché la Costituzione garantisse alle donne l’accesso agli uffici pubblici e perché questo principio trovasse effettiva realizzazione nelle leggi attuative delle norme costituzionali, oppure nel costante tentativo di sollecitare i governi a impegnarsi nello sviluppo delle infrastrutture nelle zone più isolate, nella effettiva garanzia del diritto allo studio e all’istruzione, nella cura costante per la “povera gente”.
In questa trama di piccole e grandi iniziative si riconosce una cifra comune, quella di un’intelligenza del cuore cresciuta alla scuola montiniana e rimasta legata all’idea che il compito di ogni cristiano sia quello di umanizzare i luoghi, le idee e le relazioni che gli è dato di abitare.
A cura di Riccardo Saccenti